In HIM we Trust

Tra un head-banging e una Love harmony!

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di Fabiana Di Pasquale

***ATTENZIONE: il grado di entusiasmo è maggiore di tutte le parole in maiuscolo, punti esclamativi e gattini coccolosi di tutto il mondo e può causare iper-entusiasmo anche grave!***

 

 Primo novembre 2013.

Una data indimenticabile! No, non è una data indimenticabile perché si commemorano i defunti, almeno non in questo caso!

Per me e per tutti quelli che amano la band finnica HIM fino al delirio e all’estasi è una data importante perché a Londra, di preciso al Koko, si è tenuto il loro concerto!

C’è da dire che concerto a parte – arriverò anche a raccontare quello – è stata una giornata piena di avventure e nuove conoscenze: essendomi  trasferita da poco a Londra ancora non conoscevo fan degli HIM, ma niente paura!, essendo io folle, decisi di andare a fare la fila dalle ore 8:13 esatte per ottenere la beneamata prima fila, lì sotto il palco, per raccogliere il grondante sudore finnico (!).

Ahimè, trovai già 8 persone prima di me ma non era poi così grave, non quanto il fatto che il freddo stava gelando il nostro sangue nelle vene!

Comunque il tempo passa e la fila aumenta e mentre in perlustrazione per eventuale stalking odo delle voci in una lingua a me familiare: l’italiano!

“OMMIODDIO, ITALIANI A LONDRA CHE VENGONO A VEDERE GLI HIM!!!”

1460032_10201907605265968_1497391824_nLe tre ragazze italiane stavano scrivendo su una bandiera e non potevo perder occasione di parlar con loro!

E… così fu! Inizio a conoscere queste tre ragazze che sono giunte a Londra solo per il concerto degli HIM e mi raccontano quanto è stata figa la data italiana!

E poi, beh, era iniziata alla grande:

“Come ti chiami?”

“Fabiana”

“Anche ioooooooo!! Di dove sei?”

“Un posto sconosciuto: Campobasso!”

“Anche ioooooooooooooo!”

Mai avrei immaginato di incontrare a Londra una persona con il mio stesso assurdo nome proveniente dalla mia stessa minuscola città!

E ora avevamo quattro ragazze iper-agguerrite in fila per il posto migliore sotto lo stage!

Ore 16 circa:

“Scusi, ma qual è l’entrata degli artisti?” – chiediamo ad un membro della security.

“Quella lì è l’unica”- GRAZIE SIGNORE DELLA SECURITY!

Qui e lì nascevano nuove amicizie: triste sapere che questo tipo di musica è considerata satanica e da asociali, quando trasmette passione e amore anche in noi fan, mentre canzoni con testi squallidi sono considerate perfettamente normali…

 

Tra una chiacchiera e l’altra sono le ore 18:30 circa, apertura porta alle ore 19, ci siamo quasi! Maaaaa, un momento!

Gli HIM stanno arrivando! Vado a fare stalking – ovviamente – (era la prima volta che li vedevo live, dal vivo, in persona, non computerizzati!).

Si fermano un minuto per foto e strette di mano. Stringo la mano a tutti e ABBRACCIO VILLE! Purtroppo niente foto, ma HO ABBRACCIATO VILLE!!!

Vi risparmio la mezz’ora di “Ho abbracciato Ville” seguenti fino all’apertura porte!

TA-DAAAAAAN: la prima fila è nostra!

Ad aprire il concerto una band a me poco nota: i Caspian.

Band strumentale, davvero bravi ed ecco arrivare il mio primo premio da prima fila, ovvero una bacchetta usata dalla band (ancora ben custodita!).

Poi salgono sul palco loro, gli HIM! “All lips go blue” apre il concerto. Tra lacrime, urla, felicità, lettere (tra cui un foglio lanciato da me con su scritto “Kiitos” – “grazie” in finlandese – datomi dall’altra Fabiana, reggiseni (!) e bandiere – la band “se la canta e se la suona”.

Scriverei “scherzi a parte” dicendo poi qualcosa di serio sul concerto, ma non posso non pensare a Ville che cercava di riavere il filo del microfono dal piede di Migè: che carini!

È stato un concerto pieno di emozioni, per me soprattutto perché era la prima volta che li vedevo suonare live e sentire e vedere le canzoni che descrivono sentimenti così forti prender vita è qualcosa di indescrivibile e avrei voluto che il concerto fosse infinito come le emozioni che provavo, ma, ahimè, il tempo è sembrato andar via in un batter d’occhi e la magia che trasmettevano con la musica, si poteva sentire ancora a fine concerto, quando c’era ancora l’immagine di loro che suonavano e le orecchie avevano iniziato a fischiare per il volume alto, ma loro non c’erano più.

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Chiusura di scena spettacolare: lancio di chitarra, microfono e basso sul palco e poi via, dietro le quinte.

Ma la fortuna è ancora dalla mia parte a fine concerto e riesco ad avere la scaletta, un plettro, la bottiglia di Ville Valo – saliva pronta per eventuale clonazione!– e una lattina di Coca Cola ancora chiusa pronta da bere per recuperare un po’ di voce! Lo so, ora tutti i fan mi odiano e verranno a cercarmi per rubarmi la fortuna! *innocente* … soprattutto perché ancora non è giunta la fine!

C’è infatti ancora lo stalking post-concertum in cui sono riuscita a fare una foto con Linde e Migè!

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Ok, ora potete aggredirmi!

heart

Che dire? Gli HIM hanno portato nuove grandi emozioni e amicizie ancora una volta e speriamo di rivederli presto ❤

heart

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